Fenditure: uno spiraglio di luce ed emozioni

Scritto da il Febbraio 26, 2023

Una raccolta di fotoritratti impressi su carta, una spaccatura che attraversa l’anima del soggetto al di là dell’obiettivo.

Giovedì 23 Febbraio alle ore 18 nella sala consiliare di Palazzo Orsini di Monterotondo si è tenuta la presentazione del primo libro fotografico di Emanuele Giacomini: Fenditure, pubblicato da Psicografici editore, facente parte della collana Instanti. A condurre l’evento è stata l’attrice e regista Alessandra Mosca Amapola, con il patrocinio del Comune di Monterotondo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura ed il Cinema Mancini. Presenti all’evento anche l’editore e la scrittrice dei brevi incisi che accompagnano i ritratti.

Gli scatti di Giacomini si possono scoprire in una mostra in libero accesso al CineMancini di Monterotondo, dove il libro sarà acquistabile dal 23 febbraio.

Fenditure è una raccolta di fotoritratti realizzata a partire da immagini inedite e scatti presi da book fotografici già realizzati, accompagnati da alcuni testi che raccontano le storie immortalate nel tempo. La scelta del titolo e delle immagini nasce dalla collaborazione ed il confronto serrato tra l’artista e l’editore, confidano durante l’evento. Emanuele fa una vera e propria ricerca non solo della bellezza estetica, ma soprattutto della luce e delle emozioni del soggetto da ritrarre attraverso la fotocamera, la parola “fenditure” riguarda proprio la luce, una fessura da cui spiare, fermando nel tempo le espressioni dell’anima.

Alessandra Mosca Amapola evidenzia come il fotografo in qualche modo disegni con la luce. Infatti Emanuele afferma che per lui la ricerca della luce è più un divertimento e tendenzialmente preferisce evitare di usare luci artificiali se non in caso di estrema necessità. È proprio la ricerca stessa che spesso apre tante nuove strade a cui ispirarsi, scoprendo nuovi punti di vista che altrimenti sarebbero rimasti nascosti. La luce stessa a volte fa da musa per i suoi fotoracconti, stimolando in lui l’idea iniziale da cui partire, essi sono appunto una raccolta di immagini volte a raccontare un’emozione, una storia.

Durante la presentazione non sono mancati spunti di riflessione sulla storia di Emanuele: la sua passione per la fotografia nasce in tenera età e si strutturerà più solidamente solo in seguito. Tra i suoi lavori, i più densi e rappresentativi sono sicuramente i reportage in cui racconta varie storie, spesso a sfondo sociale, mettendo sotto i riflettori della sua arte disabilità ed unicità. Non solo raccontare, Emanuele con la sua arte vuole anche rispondere a degli interrogativi: perché fotografare quel determinato scenario? Quando troviamo la risposta a questa domanda riusciamo a comprendere come lavorare sull’immagine, in quanto essenza stessa della foto. 

Un ulteriore elemento di rilevante importanza è sicuramente il suo team di supporto. Dal pubblico, la make up artist interviene dicendo che lavorare insieme a lui è stato ed è stimolante, progettare insieme e creare attraverso la luce. A conferire un valore aggiunto ai suoi scatti vi è certamente il connubio tra questi e le parole di Elisabetta Sisti che attraverso testi brevi ed evocativi accompagna le storie raccontate dall’artista.

L’evento giunge al termine a seguito della lettura di alcuni di tre testi che seguono ai fotoracconti: “Come le onde”, “Fog” e “Non muri ma sipari” concentrandosi maggiormente su quest’ultimo, viene spiegato come questo sia legato ad una storia che narra di un attore che ha conosciuto il teatro da dietro le sbarre e che grazie a questo è riuscito a superare quei muri che lo rinchiudevano. È proprio in questo momento che Emanuele ci svela quello che per lui è stato ed è essere un fotografo, quel valore aggiunto che gli ha dato la fotografia: “Mi ha reso curioso, tutti i giorni quando passeggio cerco storie, amo raccontarle, è la mia forma di comunicazione, trovo più facilità a raccontare attraverso le immagini. È stato il mezzo che mi ha permesso di superare quei muri”.

Christian Daniel Imolesi

A cura della Redazione


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