Un Campo scuola contro la mafia
Scritto da Matilde Pro il Marzo 5, 2023
I ragazzi del Liceo Peano di Monterotondo ospiti de ” I SICILIANI GIOVANI“
Il 21 febbraio 2023, alcune classi del liceo scientifico G. Peano, durante il loro campo scuola in Sicilia, hanno partecipato ad un incontro con i giornalisti dell’Associazione Culturale “I Siciliani Giovani” nel Giardino di Scidà, un bene confiscato alla mafia chiamato così in onore del Presidente del Tribunale dei Minori di Catania. Un giudice molto attivo nella lotta contro la mafia. Il comune di Catania ha deciso di affidare questa residenza all’associazione, con la finalità di renderla un simbolo e un luogo della lotta contro la mafia.
La casa era di proprietà del boss Nitto Santapaola, in una posizione strategica perché molto vicino alla ferrovia circumetnea che poteva raggiungere in qualsiasi momento per la fuga grazie ad un cancelletto sul retro del giardino. Per trasmettere il messaggio e sensibilizzare sul tema della lotta contro la mafia i ragazzi oltre ad ascoltare la storia del luogo raccontata dal giornalista Matteo Iannitti, sono stati coinvolti in attività volte a favorire il dialogo e il confronto, andando a toccare temi delicati come il peso dello Stato nel rapporto con la mafia, sulla presenza di comportamenti mafiosi nella quotidianità dei ragazzi e sulla reazione, a volte omertosa, dei testimoni.
Il dibattito si è concluso con la testimonianza dei volontari dell’Associazione e sulla semplicità o meno di dividere mafia da antimafia e morale e giustizia. Sulla difficoltà di decidere come comportarsi davanti ad una residenza abitata da un boss, dai suoi figli, dai genitori anziani e da parenti disabili; a quel punto non è semplice procedere con la confisca avendo sulla coscienza individui che non hanno nessuna colpa.
I ragazzi sono rimasti stupiti dal coraggio dei volontari di interfacciarsi direttamente con quella realtà, senza nascondersi ed esponendosi a rischi che potrebbero arrivare a costargli la vita, ma è con persone come loro che si combatte la mentalità del silenzio, del non detto e della violenza.