In mostra “I Tesori dell’inconscio”
Scritto da Christian Daniel Imolesi il Settembre 14, 2022
Il Mandala, un’immagine psichica nascosta nell’inconscio di ognuno di noi
Un viaggio interculturale, dall’Asia a Monterotondo passando per l’interiorità della psiche, è la mostra di Mandala dell’artista Claudia De Profetis, esposta presso l’associazione d’arte e cultura Grafica Campioli, dal 10 al 17 settembre (ore 16:00-19:15), situata nel centro storico del paese accanto al palazzo Orsini, un angolo di paradiso all’interno di un palazzo antico, le cui mura ancora raccontano la storia di chi vi è passato negli ultimi 40 anni.
L’artista con le sue opere si inserisce perfettamente nel luogo in cui sono esposte, ogni quadro un piccolo viaggio di emozioni, a partire dai colori: vivi, accesi, ricercati nel dettaglio, questi sono elementi fondamentali nell’espressione del concetto di immagine interiore che Claudia vuole mostrare. Racconta inoltre che inizialmente i colori stessi erano un blocco per lei e che man mano sono diventati suoi alleati. Realizzate in acrilico su tela, le opere saltano subito all’occhio con la loro precisione simmetrica e la geometria, che però, ci svela l’artista, sono completamente di suo pugno senza utilizzare ulteriori strumenti di precisione, fatta eccezione delle primissime linee guida delle circonferenze. Claudia spiega che la scelta del materiale sicuramente ha influenzato la sua tecnica, che prevalentemente accosta punti a brevi linee, tecnica che nella sua semplicità riesce a rinnovarsi in ogni singolo quadro trasmettendo ogni volta una sensazione nuova. Importante è sicuramente anche la scelta delle tele le cui forme e dimensioni divergono spaziando da alcune quadrate a rettangolari, che contribuiscono a dare dinamicità alla mostra stessa. In alcune tele una caratteristica particolare è l’unione di veri e propri disegni che si intrecciano con le decorazioni dei Mandala stessi, un concetto tutto personale volto ad esprimere il pensiero che l’artista ci vuole trasmettere.
Ispirata dalla filosofia dello psicologo e psicanalista Carl Gustav Jung, Claudia si lega al concetto di inconscio individuale dell’essere, percorso che l’ha portata da intraprendere questa esperienza. Ha cominciato sperimentando la creazione di piccoli Mandala e decorazioni sulle pietre a novembre del 2020, proseguendo il suo percorso di sperimentazione fino a giungere ad oggi. L’artista stessa, presente i primi giorni della mostra, spiega come ogni quadro, ogni opera da lei composta è un flusso di emozioni che imprime su tela: ognuno di essi è la rappresentazione personale di alcuni eventi della sua vita, in cui ritrae concettualmente non solo la sua visione in prima persona, ma vuole anche rappresentare un punto di vista esterno in cui vede sé stessa. Questo concetto certamente aggiunge un valore importante ed interpersonale. L’autrice con le sue opere riesce a trasmette calore, descrivendo frammenti di vita in cui lo spettatore si sente coinvolto direttamente, attivamente presente nel quadro stesso. Ogni singola goccia di colore è un dettaglio di vita interiore in cui ognuno può riconoscersi e ritrovare un po’ di sé.
Di Christian Daniel Imolesi
A cura di Irene Raponi