ALOSTMEN
Scritto da Christian Daniel Imolesi il Agosto 29, 2022
I suoni dell’Africa a Monterotondo
Nella serata del 29 agosto, in un’estate ormai in dirittura d’arrivo, il centro storico di Monterotondo si è animato con i suoni e i colori dell’Africa grazie alla performance musicale del gruppo “Alostmen” che ha coinvolto tutta la cittadinanza.
Una manifestazione che di sicuro si è fatta sentire, accolta con curiosità e interesse da un folto pubblico multiculturale di grandi e piccini, svoltasi nel cuore pulsante della vita sociale di Monterotondo: la piazza dello “Sbracato”. Protagonisti dell’evento, il gruppo “Alostmen”, una produzione dal sapore 100% africano, con il direttore artistico originario delle isole Mauritius Percy Yip Tonga, a conduzione del gruppo di artisti ghanesi composto da Stevo (Kologo, voce), Jo Ajusiwine (violino goje, voce), Aminu Amadu (tamburo parlante) e Sowah (gome box, djembe, conga). La band fondata in Ghana, prodotto da Wanlove (Ghana-Romania) e dal direttore artistico, per l’etichetta discografica Strut Records (Londra), partecipa per la prima volta ad un evento in Italia grazie alla collaborazione con l’associazione ARCI Roma APS, la coordinatrice Cristina Formica in compagnia della sua collaboratrice Queen Nnodi che si sono occupate dell’organizzazione della serata, resa possibile dal progetto SAI.
Il workshop ha coinvolto varie realtà associative del territorio eretino tra cui, la cooperativa sociale Folias con il progetto promosso dal comune di Monterotondo “Movida responsabile”, l’associazione La Tana Verde APS coinvolta nell’organizzazione per le attività dei più piccoli, l’associazione musicale Eretina e Papel, locale ospitante della manifestazione. La serata è cominciata con l’esecuzione di una musica caratteristica del Ghana, paese natale del gruppo, volta a introdurre un laboratorio dedicato ai giovanissimi, in cui gli “Alostmen” con dei piccoli strumenti, hanno fatto sperimentare la musica ai bambini attraverso la ritmica. Dopo una breve pausa, l’evento è proseguito con la vera e propria performance in cui hanno presentato i vari strumenti, tra questi quello più tipico della band, il Kologo: un liuto a corde, caratteristico della tradizione musicale ghanese, al quale hanno dedicato il loro album di debutto.
L’identità degli “Alostmen” è fondata sulla contaminazione di generi differenti, in cui ritroviamo un amalgamarsi tutto nuovo della tradizione con la contemporaneità. A conclusione della serata, l’entusiasmo del pubblico ormai alle stelle ha visto un sentito coinvolgimento degli spettatori con danze e un crescendo di colpi di tamburo, culminando in uno scambio dialogante in cui la musica ha fatto da ponte tra culture e popoli diversi ma al tempo stesso vicini.
di Christian Daniel Imolesi
a cura della Redazione