IL BANCO E LE STELLE
Scritto da Annamaria Buonocore il Ottobre 20, 2023
Un libro, forse unico, che ci racconta storie di studenti che non hanno
potuto scoprire il loro valore, perché bloccati in un sistema che gli andava
stretto. Che è, forse, una delle cause principali che motiva l’altissima
percentuale di dispersione scolastica in Italia.
“Il banco e le stelle” è un libro che offre un nuovo modo di vedere la
scuola, di scoprire le persone. Di scoprire gli studenti.
Scritto dal professore Giancarlo Dilauro, che è docente di storia e filosofia
presso l’istituto Angelo Frammartino di Monterotondo, e da Smilla Zicarelli
Pedersen, una studentessa del quinto anno dello stesso istituto, il libro è
una presa di coscienza e contemporaneamente un desiderio di
rivoluzione, sognando un’istituzione che sappia valorizzare veramente gli
studenti anziché inquadrarli dentro schemi che da troppi anni rimangono
invariati, senza la capacità di incidere sul presente della vita scolastica.
Gli studenti non hanno più il piacere di andare a scuola, che oramai viene
etichettata come un dovere e affrontata con stanchezza e rassegnazione.
Per questo, il testo fa un invito puntuale a chiedersi (finalmente e nella
modernità della società dei giovani) “cosa la scuola può fare per gli
studenti?” Facendo, magari, evolvere un vecchio criterio legato alla sola
valutazione dello studente, verso una più ampia realtà fatta di cultura vera
e bellezza dell’apprendere.
La scuola è in crisi. Questo è innegabile.
Fortunatamente, per i giovani, e come sostiene il professore Giancarlo
Dilauro, le crisi possono essere un punto nuovo di partenza, per ritrovare
le motivazioni giuste, necessarie per cambiare e migliorare.
Il professore pone un quesito: è possibile fare una scuola che piaccia ai
giovani che la frequentano e che, sotto sotto, ripongono in essa tante
aspettative? Risposte certe non ne abbiamo, forse siamo talmente abituati
a subire alcune cose, che non ci chiediamo neanche più come vorremmo
che fossero. E forse questo è il primo cambiamento che dovremmo
mettere in atto.
Forse, una scuola in grado di valorizzare tutti gli studenti, che
naturalmente sono differenti con tipi di intelligenze diverse, sogni diversi, e
ambizioni diverse, è ancora utopica. Ciò non vuol dire che non si debba
avere una speranza e la voglia di cambiare. Di rivoluzionare.
Il libro è da leggere; utile, ma soprattutto d’ispirazione, per gli studenti, ma
anche per i docenti, e aggiungerei per i genitori. Lo si trova facilmente: su
Amazon, o (per chi è a Monterotondo) presso la libreria “Carta Canta”.
La presa di coscienza è il primo passo per cambiare il mondo.
Cominciando da questo spettacolare libro.
di Annamaria Buonocore