BRUNEI, ASIA
Scritto da Alice Cuturello il Agosto 12, 2023
Oggi voliamo a Brunei, in Asia, alla scoperta di un mondo d’altri tempi, ma ben radicato nel presente.
Un po’ di Geografia
Lo Stato del Brunei, oppure ‘’Dimora della Pace’’, è situato nel sud-est asiatico. Esso confina interamente con la Malaysia, fatta eccezione per la costa che affaccia sul Mar Cinese Meridionale.
Il Paese è costituito dalla parte costiera assai umida, e da un territorio montagnoso, in generale molto forestale. La superficie è tagliata da due grandi fiumi: il Tembrong e in Suntai Belait.

Economia e Politica
La monarchia è il sistema politico su cui si basa lo Stato del Brunei, in particolare dal sultanato.
Il Sultano, quindi, è il Capo dello Stato al vertice del governo, detiene tutti i poteri ed è infatti capo di stato, primo ministro, ministro della difesa e delle finanze e comandante supremo delle forze armate. Alcuni membri della famiglia, poi, ricoprono incarichi politici di rilievo: per esempio, il fratello è Ministro degli Esteri e il Principe ereditario è il vice Primo Ministro.
Si può affermare che l’economia è il punto forte del Brunei: di importanza rilevante è il petrolio, sfruttato dagli anni Trenta del secolo scorso. La situazione economica favorevole ha permesso allo Stato di mettere in atto diverse misure per alleggerire il carico fiscale sui cittadini, in particolare nei settori dell’istruzione e il sistema sanitario, quest’ultimo garantito gratuitamente a tutti gli abitanti.
Il Brunei è stato nominato parte dei cosiddetti Paradisi Fiscali.
Culture e Religioni
La religione principale è l’islam sunnita, al cui capo vi è il Sultano; le altre religioni subiscono, invece, restrizioni e limitazioni.
Le festività̀ sono maggiormente a carattere religioso e seguono il calendario lunare islamico. Fra queste, si ricordano l’Aid-Milad-an-Nabi, a marzo, ossia la commemorazione della nascita di Maometto e il Ramadan, nel nono mese del calendario lunare, ossia periodo di digiuno e astinenze. Giorno Nazionale è il 23 febbraio, durante il quale si celebra l’indipendenza dal Regno Unito, avvenuta nel 1984. Infine, il Capodanno islamico avviene nel primo Muharram, ossia nel primo mese del calendario lunare.
Per quanto riguarda le tradizioni, di forte spicco è la cultura gastronomica. Essa è influenzata anche dai sapori provenienti dalla Cina, Malaysia e Indonesia. I prodotti tipici possono essere gustati nei ristoranti, ma anche grazie ai venditori ambulanti molto spesso presenti nei mercati notturni.
Eccone alcuni esempi:
Il nasi lemak è riso a vapore in crema di cocco e si consuma al mattino;
Il nasi goreng è invece del riso fritto condito con spezie e si consuma anch’esso al mattino;
Le kueh melayu sono delle frittelle molto dolci con uva passa, arachidi e zucchero;
Si trovano bevande a base di frutti tropicali come il melone, la papaya e l’ananas.
Le bevande alcoliche, invece, sono vietate a tutti i cittadini.
Lingua e Intrattenimento
La lingua ufficiale è il malese, scritto sia in alfabeto arabo che in alfabeto latino; la seconda lingua parlata, invece, è l’inglese.
Sul piano artistico e dell’intrattenimento, il Brunei è un Paese piuttosto attivo e rinomato.
La cantante Maria, per esempio, ha conquistato nel 2012 il premio ABU Radio Song Festival, mentre in ambito letterario il politico e scrittore Mohammed Zain è stato riconosciuto nel 1991 ai South East Asia Written Awards di Bangkok.
Per quanto riguarda i turisti, possono portare con sé fino a 2 litri di superalcolici o 12 lattine di birra per il consumo personale (ogni 48 ore) ma tutto deve essere consumato nella propria stanza o nella propria casa privata.
Sport
Il Brunei non ha una particolare tradizione sportiva. Tuttavia, in tempi recenti, il calcio sta acquisendo popolarità̀: la Nazionale fa parte della FIFA dal 1969 e vi è anche il campionato Brunei Super League.
Il suo debutto alle Olimpiadi è avvenuto solo nel 1996.
I Giochi del sud-est asiatico del 1999 è il primo grande evento sportivo internazionale ospitato dal Brunei, il quale ha ricevuto, per l’occasione, ben undici medaglie d’oro.
Attrazioni
La Capitale è Bandar Seri Begawan, ossia Porto dell’Onorato Dominatore anche se fino al 1970 questa città era nota come Brunei Town. In generale, è un sito molto recente: venne completamente ricostruito a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Al suo interno si possono ammirare e visitare caratteristici monumenti, come: l’Istana Nurul Iman. ovvero il palazzo del Sultano le cui porte si aprono in occasione della fine del Ramadan; la moschea Omar Ali Saifuddien, eretta su una laguna artificiale, il cui esterno è adornato da una grande cupola dorata e gli interni sono decorati da preziosi tappeti e da marmi di Carrara. La zona di Kampong Ayer è particolare per le migliaia di persone che vivono in villaggi su palafitte.
Consigli
Il passaporto è necessario con validità̀ rimanente di almeno sei mesi, mentre il visto non serve per visite al di sotto dei trenta giorni. È da tenere in considerazione che in Italia non è presente l’Ambasciata del Brunei, quindi è opportuno muoversi per tempo e consultare i siti ufficiali del Paese; competente è l’Ambasciata d’Italia a Singapore, per cui si può̀ contattare il Corrispondente Consolare.
Per l’ingresso e uscita dal Brunei non è più̀ necessario presentare la documentazione Covid-19 (vaccini, dichiarazione di arrivo e test di verifica); tuttavia, è consigliabile consultare il sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri: https://www.pmo.gov.bn/SitePages/Home.aspx .
È opportuno effettuare i vaccini contro l’Epatite A e B, ma anche contro DTP (Difertite, Tetano, Poliomerite).
Alloggiare
Gli alloggi, anche nella Capitale, possono avere una grande varietà̀ di prezzo: da venti a oltre duecento dollari a notte, a seconda del lusso della struttura a cui si può̀ attingere.
Ad ogni modo, grazie alla conformazione fisica del paesaggio, si può̀ optare per una residenza marittima oppure più̀ montagnosa, fresca, immersa nella vegetazione.
Curiosità
Il ballo in Brunei è proibito. I locali notturni e le discoteche hanno chiuso nel 2014 e da quel momento anche i balli, ad eccezione delle danze tradizionali (secondo cui, per altro, il contatto uomo-donna è praticamente inesistente) hanno subito estreme limitazioni. La strategia è comoda se si pensa che permettendo, per esempio, alcuni tipi di balli piuttosto che altri, si incapperebbe in una serie ingombrante di norme e regolamentazioni. Queste restrizioni sociali sono state attuate per favorire il comportamento religioso composto dei cittadini. In generale, poi, le persone del sesso opposto a prescindere non sono abituate a stringersi la mano.