La Fondazione Carlo Ferri per la rassegna ‘Anticorpi’

Domenica 30 Marzo alle 18:30 abbiamo assistito a uno spettacolo nell’ambito della rassegna “Anticorpi” alla fondazione Carlo Ferri per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori, in Via Aldo Moro 41 a Monterotondo Scalo. L’attrice Giulia Vanni ha messo in scena “Da fuori tutto bene – il can can del cancro”, un monologo semiserio che tratta della sua personale esperienza con il tumore al seno, ma anche di come si parla del cancro e dei malati di cancro, con termini e atteggiamenti sbagliati. Prima dell’inizio dello spettacolo, tra una prova e l’altra, abbiamo parlato con Giulia Vanni e le abbiamo chiesto come sia nata l’idea dello spettacolo. Ci ha spiegato che questo spettacolo frutto di più di due anni di scrittura ha avuto successo già nel settembre scorso quando debuttò al teatro del Lido di Ostia nell’ambito del festival “Le Città Possibili – Invasioni Artistiche”. La scrittura è stata accompagnata da Daniele Fabbri ed è di una comicità raffinatissima. Le abbiamo poi chiesto in che modo il suo vissuto con la malattia abbia influenzato il modo di raccontarlo nello spettacolo e lei ci ha risposto che sicuramente viverlo in prima persona ha contribuito ad un cambio di prospettiva. “Dopo averlo vissuto ci si rende conto che bisognerebbe parlarne di più, anche in modo più leggero. Non deve essere un tabù, è importante condividere e non vergognarsi di trattare il tema del cancro.” dice Giulia quando glielo chiediamo. Sottolinea poi che il pudore e la paura che si ha anche solo nel dire la parola “cancro” o “tumore” andrebbe eliminata.“Del cancro ormai si può parlare anche senza parlare necessariamente di morte. Di cancro si vive, e soprattutto non è un’onta o una colpa del malato.” Prima di lasciarla andare a prepararsi le facciamo un’ultima domanda, cioè cosa vorrebbe che rimanesse al pubblico attraverso questo spettacolo. Ci ribadisce il concetto di leggerezza come chiave per affrontare una situazione difficile. “Si può anche ridere di questo tema, credo sia giusto fare comicità e satira anche su questo senza che diventi un tabù” A questo punto la ringraziamo e ci prepariamo ad assistere allo spettacolo.
Dopo averlo visto non possiamo che consigliarlo soprattutto ai ragazzi delle scuole medie, che apprezzerebbero molto e ne trarrebbero beneficio in quanto il tema della prevenzione è spesso poco trattato nelle scuole.