MANIFESTARE PER LA PACE: LA MARCIA CITTADINA DEL COMUNE DI MONTEROTONDO
Scritto da Annamaria Buonocore il Marzo 25, 2024
Sabato 17 Febbraio, Monterotondo, comune di snodo della provincia nord-est di Roma, si è colorato di Pace con la Manifestazione contro la guerra nel territorio Israelo-palestinese. La giornata ha visto protagonista la cittadinanza, con una marcia lungo le strade principali, organizzata dal consiglio comunale.
Insieme ai cittadini, uniti nella marcia partita alle 10:30 in piazza del Duomo, ha espresso la propria solidarietà anche il sindaco della città Riccardo Varone. “Stop al genocidio!” un termine forte, vittima di molteplici censure e accuse, ma “genocidio” è la parola giusta, quella che più si avvicina alla tragedia che sta vivendo il popolo palestinese.
È bene ricordare che non è iniziato il 7 Ottobre del 2023, ma è un conflitto radicato nelle radici di un popolo, e ora più che mai, c’è bisogno di aiuti umanitari e di ricordare il valore delle vite umane.
La marcia è terminata presso la passeggiata di Monterotondo dov’è intervenuta anche una folla di studenti che hanno dato voce ad un pensiero comune. Tra loro, risuonavano parole cariche di significato e urgenza come ci ha ricordato la studentessa Irma Rugeri, rappresentante degli studenti dell’istituto superiore Angelo Frammartino “Siamo qui fermi, imbambolati, ad aspettare una vittoria finale, un qualche risultato, indisturbati. Ma la verità è che non possiamo rimanere indisturbati, dobbiamo disturbarci, indignarci e mai avere paura di gridare basta, basta al massacro di un popolo. Noi vogliamo la pace, una pace che purtroppo non scende dal cielo ma che va pretesa e conquistata.”
Un’altra voce tra la folla è stata quella della studentessa Smilla Zicarelli Pedersen, membro di OSA (Opposizione studentesca d’alternativa), ben cosciente della situazione, ci ricorda che le conseguenze del conflitto sono innumerevoli e si ripercuoteranno anche sul nostro futuro: “Non possiamo parlare di conseguenze umanitarie senza parlare di conseguenze politiche. Quello in atto, è un vero e proprio genocidio, che per quanto si tenti di far passare inosservato a livello mediatico, inosservato non passa, e il dissenso del popolo ne è la dimostrazione. Una tale violenza non la si vedeva dalla seconda guerra mondiale. In attesa di un ‘cessate il fuoco’ al momento lontano, la nostra più grande risorsa deve essere la solidarietà, e non la complicità con cui diversi paesi, tra cui l’Italia si stanno sporcando le mani.”
La manifestazione a Monterotondo non è stata soltanto un’occasione per unirsi in marcia, ma un momento di profonda riflessione sulle responsabilità che ognuno di noi porta nei confronti della pace. L’eco delle parole pronunciate, per le strade di questa città, riecheggia un messaggio chiaro: il bisogno di un impegno attivo contro ogni forma di violenza e ingiustizia. Il cammino verso la pace richiede più di una semplice aspirazione; richiede azione, coraggio e una solidarietà incrollabile. Il tempo di stare a guardare è finito. È il momento di agire, per la Palestina, per la pace, per l’umanità.



di Annamaria Buonocore